giovedì 12 aprile 2012

Tossic-a Transumanza


Annibale Carracci: Bottega del macellaio
Un sonoro bestemmione accoglie i "relativamente" pochi (ma buoni) fans che partecipano ai concerti di questi goliardici metallari di Pisa; insomma, il concerto inizia bene.
Transumanza è il loro ultimo lavoro e posso dire che non sarebbe stato possibile trovare un titolo più azzeccato a tale ammucchiata di pezzi da macelleria.
Ma chi sono i Tossic? Già ho risposto a questa domanda quindi non dovreste pormela di nuovo, caproni, ma per i testoni ripeterò ed aggiungerò qualcosa: band dalla "truezza" metallara capaci di spararti pezzi alla velocità di Whiplash (ai tempi in cui i Metallica bazzicavano anche loro l'Underground) ma di farcirteli con truculente demenza e testi di "protesta" sociale (anche se sempre colante "stupidenza").
Tossic sono capaci di proporre la stessa cattività dei temi del più rude trash metal, rielaborati col guascone spirito toscano che tanto contraddistingue le coste tirreniche dell'ex Granducato; con CAI TV si prende in giro la televisione dei mille canali inneggiando piuttosto all'uso del membro maschile (santa verità), con Utah si deride la voglia di partire dall'Italia mentre con Cazzi di pane...credo non si voglia esprimere un bel niente! (ogni tanto un po' di bianco mentale fa bene alla salute).
Come una iena riesce invece ad esprimere pienamente lo spirito del gruppo con velocità, potenza, succulenza, sanguinolenza e tutto ciò che vi venga in mente con "enza".
Ne allegherò il link per garantirvi qualche minuto di pura goduria (dal vivo per godere pure della bella vista di Mazza, il cantante).
Ma ci sono anche delle pecche.
A partire dall'ultima rappata, e non perché consideri tutto ciò che è al di fuori del Metal "merdal", ma solo perché non la ritengo una "divertente" canzone rap, oltre a far calare di brutto il ritmo creato dai pezzi precedenti.
Seconda pecca, sempre a mio avviso, è la ripetitività di alcuni ritornelli, ma in fin dei conti questi difetti sono equivalenti a "...caccole gommose..." (cit.).
Per il resto, la presenza di due canzoni riproposte dai propri lavori passati (come una iena e cazzi di pane) rappresenta una bella occasione per i nuovi fans come me di gustare qualcosa dai precedenti, introvabili per ora, lavori, ma dall'altra tende a sottolineare l'evidente cambio di stile che si è evoluto con gli anni (e questo dipende dai gusti, può essere un male od un bene); la velocità tende ad essere sostituita da riff di chitarra di una grossezza bovina (fantastica) che però riescono benissimo nell'intento di provocare un headbanging tellurico nell'ascoltatore; roba da sfondare la scrivania con una testata se non ci si sta attenti (e poi naturalmente cadere a terra privi di coscienza).
Tant'è, del cd risulta comunque obbligatorio l'acquisto, inutile girarci attorno.
Sosteniamo queste realtà, perché la musica deve anche prendersi in giro e far sbavare dal ridere chi l'ascolta.
Ed in questo i Tossic sono fra i numeri uno.


il barbone del vicolo accanto


p.s.: "...ma se questa non ti va la maiala di tu' mà..." (cit.)